Cinque tenute in Toscana, 500 ettari coltivati in modo sostenibile, una produzione che attraversa le principali denominazioni regionali. Carpineto nasce nel Chianti Classico nel 1967 e oggi è presente in oltre 70 Paesi.
Fondata in Chianti Classico nel 1967 da due giovani amici, Giovanni Carlo Sacchet e Antonio Mario Zaccheo – le cui famiglie ancora oggi gestiscono l’azienda – Carpineto è oggi tra le più note firme del vino italiano e coltiva in modo sostenibile e neutrale all’impronta del carbonio 500 ettari di terreni di proprietà suddivisi tra 5 tenutenelle zone storiche della Toscana vitivinicola: Chianti Classico, Vino Nobile di Montepulciano, Brunello di Montalcino, Alto Valdarno e Maremma.
Conosciuta a livello internazionale per l’eleganza e la longevità dei suoi grandi rossi – dalle DOCG tradizionali ai Supertuscan – Carpineto è stata anche la prima cantina a produrre spumanti in Chianti Classico negli anni ’80. Alla ricerca enologica si affianca un’importante attività culturale e divulgativa: a Montepulciano è visitabile il Museo Le Macchine del Vino, con oltre 180 strumenti agricoli storici, mentre nella Tenuta di Dudda è aperta al pubblico la biblioteca enoica, che custodisce vecchie annate di Chianti Classico, Vino Nobile e Brunello.
L’esperienza in cantina si completa con degustazioni guidate, passeggiate tra i filari, picnic e pranzi all’aperto, per entrare in contatto diretto con i valori che animano Carpineto: autenticità, continuità qualitativa, profondo legame con il territorio. Un modello di made in Italy premiato con l’inserimento nel Registro Nazionale dei Marchi Storici e con il riconoscimento come Corporate Golden Donor del FAI, a testimonianza dell’impegno per la tutela del paesaggio e del patrimonio culturale italiano.