Lugana, il grande vino bianco del Lago di Garda

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Lugana, il grande vino bianco del Lago di Garda

06 Giugno 2023

Zenato è la cantina con "l'anima in Lugana e il cuore in Valpolicella". Ecco la storia di come ha reso grande un vitigno autoctono nato sulle sponde del Lago di Garda, il Trebbiano di Lugana


"L’anima del Lugana e il cuore della Valpolicella": è questo il motto che racconta bene chi è Zenato.E proprio nel Lugana ebbe inizio nel 1960 la storia di una famiglia protagonista nella valorizzazione delle straordinarie potenzialità di un vitigno autoctono, il Trebbiano di Lugana, rendendolo un grande bianco conosciuto in tutto il mondo.

Ci troviamo sulla sponda meridionale del Lago di Garda, a San Benedetto di Lugana, frazione di Peschiera del Garda, cru della produzione del vino Lugana. In un territorio straordinario in cui il vitigno autoctono, il territorio d’origine morenica, prevalentemente argilloso e ricco di minerali, il clima mite per l’influenza del lago creano condizioni ideali per la viticoltura, che qui ha origini antichissime.

LA SCOMMESSA DEL TREBBIANO DI LUGANA

E fui così che nel 1960 Sergio Zenato decise di investire sul Trebbiano di Lugana, vitigno allora utilizzato solo per le tavole di contadini, puntando sulla qualità e sperimentandone versatilità e longevità. Nascono così il Lugana San Benedetto e il Lugana S.Cristina, prodotto dalle vigne più storiche dell’azienda, che rivelano bouquet armoniosi con note floreali, fruttate e agrumate sostenuti da una caratteristica nota sapida e minerale, tipica del terroir. Consapevoli delle potenzialità del Trebbiano di Lugana e della sua versatilità, già negli anni ’80 Sergio Zenato fece le prime prove con l’allora metodo “champenois”, oggi Lugana Metodo Classico Brut.

“Sulla base dei risultati più che positivi, con la vendemmia 2007 abbiamo deciso di conservare delle bottiglie e attenderne l’evoluzione – racconta Nadia Zenato –. A distanza di 6 anni ci siamo resi conto che avevamo un vino già perfetto, senza bisogno di aggiunte di zuccheri. Tremila bottiglie degorgiate alla volé, in tempo di primavera con profumo di gelsomino e lavanda, da otto paia di mani. Nasce così la nostra prima etichetta di Lugana Pas Dosè, con sboccatura 2013 che ha riposato 120 mesi sui lieviti. Oggi è in commercio l’annata 2008 con sboccatura 2022".

LA NASCITA DELLA RISERVA

Era invece il 1993 quando Sergio Zenato decise di sperimentare la longevità del Trebbiano di Lugana e far comprendere come le uve di Lugana in questo territorio così particolare potessero dar vita a grandi vini adatti all’affinamento e all’invecchiamento. E il Lugana Riserva Sergio Zenato, l’etichetta a cui Sergio Zenato ha voluto appore la propria firma, rappresenta la massima espressione del valore che la famiglia Zenato dà alla terra, al rispetto dei tempi della natura, al lavoro in vigna e in cantina. Solo a partire dall’annata 2011 la denominazione “Riserva” è stata inserita nel disciplinare della Doc.Un vino che trae il suo equilibrio dalle vigne più vecchie del Podere Massoni: basse rese, fermentazione in parte in botti grandi in parte in acciaio, affinamento in serbatoio, che fanno sbocciare un profumo intenso e sfaccettato con note floreali e agrumate. Un vino dal sapore pieno, di grande spessore ed equilibrio.

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Dall’"anima" del Lugana - a questo punto - bisognerebbe passare al "cuore" della Valpolicella, dove nascono i grandi rossi, dal Ripassa Valpolicella Superiore Ripasso, all’Amarone e Amarone Riserva Sergio Zenato al Cresasso, un Corvina in purezza, massima espressione della territorialità della Valpolicella.

Ma questa è un’altra storia…

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