02 Giugno 2023
Michele Chiarlo presenta a Riserva di Barolo Cannubi, un vino dichiaratamente ambizioso, il cui sogno è catturare l’anima della perfezione.
Cannubi, senza ombra di dubbio, è il più famoso vigneto del Barolo, il cru da molti invidiato, da altri sognato e da pochissimi fortunati, coltivato. Da tutti, però, è riconosciuto come summa delle anime del Barolo, che qui trovano la loro espressione più compiuta e armonica. Indubbiamente, è il vigneto più storico della denominazione, la cui prima annata documentata risale al 1792, unicum nelle Langhe.
È in ossequio alla straordinaria vocazione vitivinicola e alla veneranda storia di questo vigneto che Michele Chiarlo ha scelto di dare vita al Barolo Docg Cannubi Riserva, che entra per la prima volta nella gamma dei vini a partire dall’annata 2016.
UN BAROLO AMBIZIOSO
I vigneti di Michele Chiarlo si estendono nella parte centrale del
Cannubi, su di un appezzamento di forte pendenza che è stato terrazzato a
ciglioni inerbiti: un lavoro delicatissimo che non ha altri esempi nelle Langhe
del Barolo e favorisce l’esposizione e la maturazione fenolica delle uve. Anche
i suoli esprimono armonia: siamo alla perfetta congiunzione tra marne calcaree
tortoniane ed elveziane, ricche si sabbie e microelementi quali ferro e
magnesio.
Il Cannubi Riserva di Michele Chiarlo è un vino dichiaratamente ambizioso, il cui sogno è catturare l’anima della perfezione, a partire dalle annate. Viene infatti vinificato soltanto nelle stagioni eccezionali, quelle che per clima e condizioni meteorologiche hanno contribuito a una lenta ed equilibrata maturazione polifenolica delle uve: solo le grandissime annate – quelle di andamento regolare e super classico – possono ambire a diventare Cannubi Riserva.
LONGEVITA' ED ELEGANZA
In cantina, la filosofia produttiva premia in tutto e per tutto la longevità. Una lenta fermentazione in tini sulle bucce (che può raggiungere i 30-40 giorni) favorisce estrazioni importanti, nobili ed equilibrate. Ma è l’affinamento a creare il carattere regale del vino: 6 anni di invecchiamento prima dell’uscita in commercio, di cui 3 in botte grande e 3 in bottiglia.
Nasce così un’etichetta sontuosa, che raggiunge il bicchiere nel cuore della sua evoluzione. Ma che può tranquillamente sfidare il tempo per altri 15 anni. Un Barolo di incredibile portamento e austerità, che alle note primarie e secondarie del vino ha già sviluppato aromi terziari tipici dell’affinamento in legno: petali di rosa appassita, liquirizia, rabarbaro e genziana a corollario una speziatura dolce e finissima.
Un Barolo che esalta l’incredibile forza classica del vigneto Cannubi e si posiziona al vertice della produzione di Michele Chiarlo, in una limitatissima edizione di 2.000 bottiglie dedicate ai veri appassionati.