Cayega Roero Arneis, ci vogliono 550 anni per fare un vino pop

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Cayega Roero Arneis, ci vogliono 550 anni per fare un vino pop

15 Giugno 2020

In una terra di vini rossi come le Langhe e il Roero, l'Arneis è una delle uve a bacca bianca più antiche del Piemonte, con un'anima "pop"


Il Cayega Roero Arneis di Tenuta Carretta è un vino assai popolare.

Dal colore dorato e il gusto fresco, giovane e moderno, ha un profilo adatto a qualsiasi pasto o occasione. Ma non lasciatevi ingannare: questo è un vino con una storia di 550 anni. L'Arneis è un vitigno autoctono bianco piemontese. Il suo esatto luogo di origine è ancora misterioso, ma gli storici del vino lo collocano dove attualmente dà i migliori risultti: le colline del Roero, terra verde, giallo e ocra che si estende a nord-ovest delle Langhe, dall'altra parte del fiume Tanaro.

I terreni sabbiosi, con vene di gesso, conferiscono all'Arneis acidità e struttura, trasformandolo in un vino brillante, floreale e secco. Secondo il disciplinare, solo l'Arneis prodotto nel Roero può portare un'etichetta Docg mentre proprio dall'altra parte del fiume è considerato "soltanto" una Doc: una bella differenza per quindici chilometri di distanza!

Tenuta Carretta, storica cantina che ha sede a Piobesi d'Alba, nel Roero, è una delle poche a produrre tutte le varietà autoctone piemontesi. Tuttavia, sono diventati in qualche modo un'icona per il Roero Arneis Docg. La loro etichetta di Cayega Roero Arneis Docg è un punto di riferimento. Inoltre, sia l'uva che la cantina condividono una storia di 550 anni. Tenuta Carretta fi infatti fondata nel 1467, quando un nobile che possedeva la terra acconsentì a farla lavorare dai locali. Sebbene sia difficile capire quali fossero i primi vini qui prodotti, è probabile che le prime bottiglie prodotte mescessero i mosti delle uve più antiche conosciute in Piemonte: il nebbiolo e l'arneis.

La "fratellanza" tra i due vitigni pecedeva quella della vinificazione. L'arneis, infatti, veniva spesso coltivato tra file di nebbiolo. Ciò era dovuto a una caratteristica specifica dell'uva arneis: la sua dolcezza. Le sue bacche attiravano infatti api e uccelli, che mordicchiavano l'arneis lasciando intatto il nebbiolo, assai più redditizio. Perché poi si mischiassero un vino rosso ed uno bianco non è del tutto chiaro, ma certo la dolcezza del primo contribuiva a stemperare i tannini e la ruvidezza del secondo.

Secondo i disciplinari di oggi, comunque, queste varietà non vengono più assemblate, anche perché hanno trovato la loro massima espressione in purezza. La dolcezza naturale del Cayega Roero Arneis Docg di Tenuta Carretta è bilanciata da una sottile acidità e da note caratteristiche di pera, pesca bianca e pietra focaia, che la rendono un piacevole vino bianco secco. È un vino "pop" - davvero pronto ad ogni occasione - con un'anima antica.

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