Travaglini, le donne del Gattinara

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Travaglini, le donne del Gattinara

15 Settembre 2022

Cinzia Travaglini, pronipote di Clemente Travaglini, e le figlie Alessia e Carolina guidano una cantina dalla storia centenaria, icona stessa del Gattinara.


Il mondo del vino, specialmente in Italia, a volte assomiglia a un club per soli uomini. La storia più classica è quella del nonno che passa l’eredità al figlio, che a sua volta consegna la tradizione lungo la linea maschile della famiglia. Le cose però, stanno cambiando rapidamente. In tutto il settore sta avvenendo una rivoluzione che porta le donne ai vertici delle aziende vitivinicole, risarcendole del millenario pregiudizio che il vino appartenga alla sola sfera virile.

Travaglini, la più importante cantina del Gattinara, ne è un esempio lampante. Dopo tre generazioni a “trazione maschile”, oggi è guidata da Cinzia Travaglini con il marito Massimo e le figlie e Alessia e Carolina, che rappresentano la quinta generazione della famiglia.  

UNA STORIA SECOLARE

La storia di Travaglini inizia negli anni ‘20 del 1900, quando Clemente Travaglini e poi il figlio Arturo iniziano a vinificare l’uva dei piccoli vigneti di proprietà. La loro passione ha contribuito a innalzare il profilo del Gattinara che una terribile grandinata nei primi anni del ‘900 stava quasi per consegnare all’estinzione.

A Clemente e Arturo successe Giancarlo Travaglini, padre di Cinzia, che alla fine degli anni ’50 decise di investire la sua vita nel riportare il Gattinara agli antichi splendori, valorizzando la fatica e l’amore del nonno e del papà per il proprio territorio.

Si racconta che Giancarlo fece una scommessa con il destino: fu il primo a portare l’allevamento a guyot nei vigneti del Gattinara, praticando la selezione delle gemme, il diradamento e, nel contempo, guadagnandosi l’appellativo di «pazzo». Fu invece il più savio dei suoi contemporanei e il Gattinara, se oggi è quello che è, lo deve proprio alla follia di Giancarlo.

Una caparbietà, quella dei Travaglini, che contraddistingue anche la famiglia contemporanea, costituita da Cinzia, il marito Massimo, e le figlie Alessia e Carolina, impegnate da qualche anno in un ambizioso progetto di espansione e parcellizzazione dei loro vigneti.

Con i suoi 60 ettari, Travaglini è la più estesa azienda vitivinicola della zona e rappresenta più della metà di tutta la superficie vitata della denominazione. Un patrimonio che le “donne del Gattinara” hanno deciso valorizzare attraverso il recupero di zone strappate al bosco, come avvenuto recentemente nella zona compresa tra Ronchi e Valferana. E, soprattutto, attraverso vinificazioni separate di quelli che sono considerati i cru di famiglia, perché il Gattinara sveli in maniera sempre più lampante le differenze che ci sono tra zona e zona.


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