Valdobbiadene, una terra da difendere

Magazine

Valdobbiadene, una terra da difendere

24 Marzo 2021

Valdobbiadene. È questo il nucleo identitario di Col Vetoraz, che ha fatto del legame con la sua terra d’origine un punto di distinzione.


Quando la zona di produzione del Prosecco Doc è stata allargata alla pianura, la cantina trevigiana ha difeso i confini della propria tradizione, scegliendo di eliminare la parola Prosecco dalle proprie etichette e mantenere soltanto il termine Valdobbiadene, come permesso dal disciplinare, per tutelare la propria appartenenza a un territorio che può vantare oltre 800 anni di esperienza enologica.

Non un semplice ossequio alle radici, ma un rispetto per le colline del Valdobbiadene che passa anche da scelte ambientali oggi più che mai improntate alla sostenibilità. Un percorso fatto di azioni concrete e controcorrente, che hanno però avuto come unico obiettivo, quello di preservare la qualità della propria vocazione, in senso etico e sociale.

VALDOBBIADENE, PARADISO DELLA GLERA

La denominazione di origine controllata e garantita Conegliano-Valdobbiadene (chiamata anche semplicemente Valdobbiadene), comprende una zona collinare di spettacolari e ripidissime dorsali attraversate da verdeggianti vigneti. Equidistante dal mare e dalle montagne, si trova a una cinquantina di chilometri da Venezia e dalle Dolomiti. È dal XIII secolo che queste colline sono considerate il paradiso della Glera, il vitigno autoctono che rappresenta la varietà più coltivata, lavorata e vendemmiata sempre a mano, considerando le proibitive pendenze.

Solo quindici comuni, tra gli omonimi comuni di Conegliano e Valdobbiadene, fanno parte di questo anfiteatro naturale, una “tela ricamata dai vigneti” che vanta un clima mite grazie alla protezione dai venti freddi del nord e un terreno ricco di minerali: elementi che donano alla Glera la sua giusta freschezza ed eleganza. Dalle colline di Valdobbiadene nascono spumanti iconici, punta di diamante dell’enologia veneta, capaci di coniugare sfumature aromatiche e piacevolezza, tratti che li hanno giustamente resi celebri nel mondo. Anche Cartizze, una delle colline più blasonate d’Italia, fa parte del territorio di Valdobbiadene: 107 ettari destinati all’espressione massima della spumantistica locale, che ha ottenuto anche il suo riconoscimento in etichetta. Tutti i Valdobbiadene prodotti a Cartizze si fregiano della menzione Superiore di Cartizze, come il Valdobbiadene Superiore di Cartizze Col Vetoraz, vellutato e intenso, pieno e giustamente aromatico.

COL VETORAZ E L’AMBIENTE, “PRODUCIAMO CIÒ CHE SIAMO”

Come tutte le aree fortemente vitate, l’ecosistema del Valdobbiadene deve essere difeso e conservato con estrema cautela. Oltre il 40% del territorio è ancora occupato da meravigliosi boschi, le cui radici proteggono le colline da un’eccessiva erosione e dilavamento. Per preservare la biodiversità e custodire il proprio patrimonio viticolo, Col Vetoraz conserva una superficie di 25 ettari a bosco e di 6 ettari a prato. Un ettaro di bosco può assorbire fino a 15 tonnellate di emissioni pericolose l’anno, mentre un ettaro a prato fino a 10 tonnellate. Considerando quindi che la totalità delle attività produttive e domestiche producono in Italia circa 5 tonnellate di Co2 pro capite/anno, possiamo attestare l’assorbimento di emissioni dannose prodotte da 85 abitanti circa.

Anche l’impatto dell’uomo sui vigneti deve essere leggero. Da anni Col Vetoraz applica un protocollo di difesa integrata che ha l’obiettivo di ridurre gli interventi in vigna al minimo indispensabile, prestando particolare attenzione alla salvaguardia dell’equilibrio microbiologico dei terreni attraverso pratiche che evitano il compattamento dei suoli. Un terreno asfittico perde la propria vitalità ed è il maggior responsabile dell’inibizione delle capacità autodifensive della pianta.

L’attenzione all’ambiente prosegue in cantina. Le uve vengono lavorate soltanto attraverso operazioni fisico-meccaniche. Sono stati esclusi anche i normali trattamenti chiarificanti per rispettare totalmente l’integrità del frutto avendo così la possibilità di dichiarare vino senza collaggio per produrre etichette vere ambasciatrici del proprio territorio d’appartenenza. Questo è l’impegno di Col Vetoraz a una sincerità espressiva ben riassunta nel motto dell’azienda: «Produciamo ciò che siamo». E Col Vetoraz è Valdobbiadene.


>> Gusta i Valdobbiadene di Col Vetoraz: prenota un tour con degustazione in cantina!

Highlights

Scopri i nostri tour esclusivi in Veneto!

Read More